
Aiuto umanitario a Betlemme
PALESTINA
Target
Comunità cristiana e musulmana di Betlemme
Obiettivi
Offrire un sostegno economico diretto alla parrocchia di San Giuseppe per finanziare attività educative, ricreative e di supporto psicologico, garantendo loro un ambiente sicuro e accogliente
Partner
Parrocchia siro-cattolica di San Giuseppe a Betlemme
Il progetto di aiuto umanitario nasce dall’urgenza di sostenere la comunità cristiana e musulmana di Betlemme, oggi profondamente colpita dalla crisi economica e sociale innescata dal conflitto tra Israele e Hamas. L’assenza di pellegrini ha azzerato il turismo, principale fonte di reddito locale, mentre la chiusura dei checkpoint ha reso impossibile il lavoro nei campi e oltre il muro, lasciando molte famiglie senza mezzi di sussistenza.
In questo contesto, la parrocchia siro-cattolica di San Giuseppe, guidata da Padre Frédéric Yunan Masson, è diventata un punto di riferimento spirituale e materiale, soprattutto per bambini e adolescenti, i più vulnerabili di fronte all’incertezza e alla paura.
​
La vita quotidiana a Betlemme, città che vive tutto l’anno nella tensione tra la speranza del Natale e la realtà della guerra, è segnata dalla solidarietà concreta: la condivisione del pane, la cura dei più piccoli, la preghiera comune, la riscoperta dei gesti semplici come piantare semi o raccogliere olive, segni di resilienza e di fede nella possibilità di un futuro migliore. La chiesa, luogo di rifugio e di incontro, è anche spazio di ascolto e di accompagnamento per chi vive il dramma della perdita, della povertà e dell’emigrazione forzata.​

Le attività di diretta competenza di Realmonte nel progetto si sono concentrate sull’organizzazione e gestione della raccolta fondi destinata all’aiuto umanitario per la comunità di Betlemme.
​
Grazie a queste risorse, l'Associazione ha potuto sostenere un ampio numero di beneficiari, contribuendo in modo concreto al pagamento dei costi scolastici per bambini e ragazzi, all’acquisto di medicinali (in un contesto dove il servizio sanitario pubblico è assente) e all’acquisto di beni di prima necessità, come generi alimentari e il pagamento delle bollette.
​
Da gennaio a maggio 2024, sono stati distribuiti 100 pacchi alimentari per famiglie vulnerabili della comunità, un sostegno concreto per far fronte all’emergenza alimentare aggravata dal conflitto. Parallelamente, sono stati supportati 150 bambini nel pagamento delle rate scolastiche e nella fornitura di materiali scolastici, permettendo loro di continuare il percorso educativo nonostante le difficoltà economiche e sociali.
